
Tra un anno, 1 luglio 2023 per la precisione (ottobre per le versioni a pagamento Analytics 360), l’attuale versione di Google Analytics (Universal Analytics) andrà in pensione e al suo posto prenderà servizio a tempo pieno la nuova versione, Google Analytics 4.
GA4 in realtà è già al lavoro dal 2020, con miglioramenti e ampliamenti delle funzionalità successivi e tuttora in corso.
L’avviso del passaggio è lì da tempo ma non tutti gli imprenditori, marketing manager, digital manager & co. hanno colto in profondità quali saranno le conseguenze di questo passaggio di testimone nella “stanza dei numeri” e perché è importante agire subito e non aspettare il passaggio a luglio dell’anno prossimo.

3 cose da sapere
Andiamo in ordine, ecco 3 cose importanti da sapere sul nuovo GA4:
1. GA4 non è compatibile con Universal Analytics
Questa nuova versione di Google Analytics non è un semplice aggiornamento dell’attuale versione (chiamata Universal Analytics): GA4 funziona con logiche totalmente diverse.
Non è lo stesso modello di auto con nuove performance o una nuova gamma di accessori, è un’auto completamente nuova e mai vista prima.

2. Non potrai confrontare i dati tra le due versioni
Come è andata la campagna per il Black Friday 2022, confrontata con quella del 2023? Quali sono state le performance SEO del sito nel secondo semestre del 2022 rispetto al secondo semestre 2023, dopo l’investimento nella creazione di contenuti per migliorare la visibilità su Google?
In questi esempi potresti trovarti a confrontare dati che stanno su due versioni diverse di Analytics. Ecco, non potrai più fare facilmente confronti di dati su due periodi temporali prima/dopo GA4 perché le due interfacce sono separate, i dati sono raccolti con due metodi differenti (dal concetto di hit al concetto di evento) e alcune metriche sono differenti o non più presenti (per esempio, non esiste più il bounce rate e GA4 misura invece il coinvolgimento degli utenti).
3. GA4 è una potenza, che va governata
Una delle caratteristiche di GA4 è l’estrema flessibilità, a partire dalla configurazione delle voci del menù di navigazione principale fino alla scelta dei grafici e delle tabelle con cui visualizzare le varie metriche. Concettualmente si passa dall’attuale:
– “qui dentro c’è tutto (o quasi, vanno configurati naturalmente in primis obiettivi ed eventi), scorri il menù, incrocia e scegli tra ciò che ti interessa di più”
al nuovo
– “noi raccogliamo le metriche comuni alla maggior parte dei siti/app lì fuori. A te che cosa interessa? Quali sono le metriche che descrivono al meglio il tuo sito/app? Decidi e assicurati di predisporre tutto ciò che ti serve per avere le informazioni di cui hai bisogno”.
Questo è solo un esempio dell’estrema flessibilità e allo stesso tempo della potenza del nuovo GA4.
Ci sono almeno 3 piani da considerare:
- sapere che cosa hai bisogno di misurare, valutando tutti gli stakeholder che girano attorno al tuo sito/app, dall’imprenditore, appunto, al responsabile vendite estero, a chi gestisce la parte editoriale del sito
- predisporre il sito (o la app) e GA4 con tutto quello che serve
- impostare le visualizzazioni dei dati raccolti affinché siano utili a fare valutazioni e prendere decisioni.
3 cose da fare subito
GA4 è ancora in evoluzione e la potenza di cui parlavo nei paragrafi qui sopra comporta anche che business con obiettivi e interessi diversi diano priorità, risorse e livelli di attenzione differenti a questo passaggio di testimone.
In ogni caso, ci sono almeno 3 cose che consiglio caldamente di fare in queste settimane, senza attendere:
1. Attiva GA4 per il tuo sito
Fai in modo che il tuo sito cominci immediatamente a raccogliere dati sul nuovo GA4, mantenendo naturalmente attiva l’attuale versione di Google Analytics (possono coesistere).
Se cominci ora a raccogliere dati avrai almeno un anno di storico su GA4 per fare analisi e confronti quando Universal Analytics andrà in pensione e smetterà di raccogliere dati l’estate prossima. Oltre all’attivazione base, assicurati di impostare almeno gli eventi e le conversioni vitali per il tuo sito. Un esempio? Se l’azione principale che ti attendi è la compilazione di un form di richiesta informazioni, assicurati di avere configurata da subito in GA4 almeno quella conversione. E poi prevedi un piano di attività per integrare man mano la configurazione, nei prossimi mesi, facendoti accompagnare da partner competenti.
Update: poche ore dopo la pubblicazione del post è uscito il comunicato stampa del Garante privacy con i primi provvedimenti per soggetti italiani che usano Google Analytics. GA4 in questo senso è un passo avanti perché è già orientato a un mondo senza cookie. Passare a GA4 risolve completamente il tema privacy? Su questo tra gli specialisti ci sono pareri discordanti.
2. Investi in formazione
Saperne di più è l’unico modo – almeno dal mio punto di vista 🙂 – per gestire con successo ogni cambiamento, incluso il passaggio di testimone nella “stanza dei numeri”, così importante per ogni imprenditore e marketing manager.
Questo corso online tenuto da Giovanni Favero (Head of Analytics dell’agenzia Moca Interactive) è un ottimo punto di partenza.
3. Chiarisci le idee su che cosa ti serve davvero misurare
Last but not least, come dicevo poco fa, la potenza di GA4 deriva anche dalla sua estrema flessibilità e personalizzazione. Non troviamo il menù completo bello e pronto bensì una prima selezione molto base di ingredienti e dovrai fare in modo che venga impostata una raccolta e visualizzazione dei dati in base a ciò che serve davvero al tuo business. Prima di tutto, quindi, dovrai decidere che cosa monitorare per guidare le decisioni di marketing e gli investimenti.
Su questo punto, contattami se hai bisogno di una consulenza.