
Spesso, chi insegna ama imparare. Trasmettere e far crescere – conoscenze, competenze, professionalità – significa avere sempre qualcosa da scoprire, smontare e rimontare, approfondire. Anche e soprattutto in quelle cose che ci appassionano da sempre.
Nel mio caso, potrei citarne almeno tre: la tecnologia, i rapporti umani con la loro centralità, il ruolo delle donne nel mondo del lavoro.
Sono temi soft che curo dall’inizio della mia carriera, accanto a quelli più tecnici, e che mi piace portare verso chi è all’inizio del suo percorso professionale.

Ho accolto quindi con grande piacere l’invito del Career Service dell’Università Ca’ Foscari Venezia e curo una rubrica fissa all’interno del Magazine LEI (Leadership Energia Imprenditorialità). Il magazine è parte di un progetto più ampio che ha l’obiettivo di favorire l’occupabilità delle giovani donne e rafforzare il ruolo sociale ed economico delle donne nel mondo del lavoro.
Il magazine, molto curato nella grafica e arricchito da splendide fotografie, raccoglie interviste a professioniste affermate, imprenditrici e donne attive nel mondo della cultura e della politica, contributi formativi su soft skills, temi di alfabetizzazione finanziaria, consigli di lettura e molto altro.
Per la mia rubrica, Lettera in byte, ho scelto di giocare, appunto, con il formato della lettera: in ogni numero tratto un tema all’incrocio tra innovazione digitale e opportunità professionali, scrivendo una lettera a una giovane donna che sta entrando nel mondo del lavoro.

Scarica il numero completo del Magazine LEI, numero 4 (.pdf)
La prima lettera
Nel primo contributo, la mia lettera ha viaggiato tra carta e digitale da Venezia a Bruxelles, per rispondere ad alcune domande di Beatrice, mia mentee nel corso del 2020 e ora all’inizio del suo percorso di carriera in un’agenzia della Commissione Europea. Come si costruisce una professione nell’ambito digitale? Nella lettera porto alcune risposte, dalla mia esperienza diretta:
- è importante coltivare relazioni e costruire un network di valore, sfruttando al meglio le infinite opportunità del digitale e dei social media ma arricchendo anche la relazione con l’incontro di persona, ogni volta che è possibile. Dal mix di atomi e bit, ancora una volta, crescerà gradualmente un network professionale ricco e forte
- è fondamentale dedicare tempo a capire le logiche di base del funzionamento degli strumenti digitali che usiamo tutti i giorni. Come funziona un algoritmo? Cosa c’è dietro a un sito web?
Per chi non fa della parte più tecnica la professione vera e propria, avvicinarsi con curiosità, mettere il naso nel back-end e capire quali sono le regole fondanti del sistema permette di usare questi strumenti con consapevolezza e abilita a valutare ogni novità con spirito critico, senza farsi travolgere dalle mode, arricchendo contemporaneamente le proprie competenze - il mondo del lavoro evolve, muta rapidamente. Nuove professioni emergono, altre scompaiono o sono sostituite, tutte evolvono grazie alle tecnologie digitali. Per questo il mio consiglio è tenere gli occhi aperti, esplorare gli aspetti della propria professione che verranno trasformati dal digitale. Solo in questo modo il percorso professionale sarà stimolante e in crescita.
Qui puoi scaricare e leggere tutta la prima lettera.

La prossima lettera
Il prossimo appuntamento con il Magazine LEI e con la mia rubrica “Lettera in byte” arriverà tra qualche settimana e scriverò di Intelligenza Artificiale.
Il Magazine esce in digitale e su carta, con una tiratura limitata. Se vuoi ricevere un numero cartaceo, scrivimi!